19 Ott Le Grand Tour 7/ Ragusa e il grande sud Barocco (parte due)
Ci eravamo lasciati alle porte di Scicli, in attesa di riprendere il viaggio in direzione di Modica. Ecco la seconda parte del tour nella provincia iblea, tra mare, barocco, e chef stellati.
La strada che collega Scicli con Modica è immersa nella natura, tra ulivi, carrubi, curve e rettilinei panoramici. Sembra di essere in uno spot, anche per come sono mantenute qui attività, terreni, collegamenti: la capotte resta giù, e ci godiamo il profumo di una natura che qui è potente e piena.
Modica si presenta al nostro arrivo monumentale e unica: i vari gioielli del barocco si assomigliano, ma ognuno di loro esprime un carattere diverso e inconfondibile. Capiamo subito, che qui non c’è solo barocco e bellezza, ma anche viaggio nel gusto e scoperta.
Data l’ora decidiamo di fermarci da Accursio Ristorante, uno degli chef stellati presenti nella provincia iblea. Ogni piatto è una sorpresa, ogni portata fedele alla cucina siciliana ma anni luce lontana dallo stereotipo. Si vedono ricerca e studio in ogni preparazione, poggiati su radici affondate nella terra di Sicilia.
In quell’ora seduti a tavola abbiamo fatto un vero viaggio gastronomico, mai scontato e sempre sorprendente: bisogna provare per capire quanto profondo sia.
Dopo pranzo facciamo due passi per il corso, sia per ammirare le meravigliose testimonianze del passato, che qui sembra ancora presente, sia per visitare la vicina Dolceria Bonaiuto. Il luogo non ha bisogno di presentazioni: basti dire che è la più antica fabbrica di cioccolato in Sicilia ancora in attività ed una delle più antiche d’Italia. Qui troverete una cioccolata con un gusto e una consistenza unica, diversa da qualsiasi altra, perché frutto di una lavorazione a freddo del cacao cosi come fatto dalle popolazioni mesoamericane.
Pausa golosa finita, perchè abbiamo ancora molta strada da fare. Ci dirigiamo cosi verso la parte alta di Modica, su una strada tutta curve che è il paradiso di chiunque ami guidare: divertimento assicurato. Inutile dire che la GrandCario sembri quasi ringraziarci con il motore che ronfa sornione sotto di noi.
Arriviamo a Santa Maria del Gesù, un complesso religioso del ‘400 che conserva elementi tipici del gotico catalano, come il chiostro e la facciata. L’interno non è soltanto monumentale, ma anche una piccola oasi di pace: girando per il chiostro o tra le navate della chiesa ormai sconsacrata, non è difficile immaginare i monaci intenti alla preghiera, alla meditazione, allo studio o alle diverse attività quotidiane.
Se poi vi soffermate a guardare i particolari, come il frammento di marmo scolpito con teschio, potrete immaginare il rapporto degli uomini di quel tempo con la vita.
Dopo questa pausa è il momento di scendere verso la meravigliosa costa: ci aspetta Punta Secca, dove abbiamo modo di fotografare la casa resa celebre da Camilleri e dal suo Commissario Montalbano e prendere un caffè. Qui le case si affacciano direttamente sul mare, contribuendo a fermare l’erosione delle nostre coste e creando uno scenario suggestivo. Sembra quasi possibile tuffarsi dai balconi, che in realtà distano dal mare non più di dieci passi.
Ultima tappa al porto turistico di Marina di Ragusa: un piccolo gioiello all’interno di una frazione marinara che non ha nulla da invidiare per servizi, strutture e accoglienza alle più blasonate località. La Maserati GrandCabrio si sente subito a suo agio nel mondo della vela, d’altronde sono due mondi emozionali perfettamente contingui.
Per la serata ci fermiamo qui, pronti a ripartire per la prossima tappa, Siracusa e dintorni!
Ringraziamenti – Come sempre questo lavoro non avrebbe visto la luce senza il supporto di professionisti straordinari e persone che ci hanno aperto i loro luoghi del cuore. Grazie quindi a Concetta Bonini, al Comune di Modica, ad Accursio Capraro di Accursio Ristorante per l’ospitalità fuori dall’ordinario, al comune di Ragusa e come sempre a voi lettori per i suggerimenti e le segnalazioni.