28 Mag Legrand tour /2 – Da Erice a Castelbuono
Ci eravamo lasciati sul bordo dello “Stagnone”, ma è tempo di ripartire, per scoprire tutto quello che questa Sicilia ha da dirci e mostrarci, per farci scoprire che la meraviglia è dietro l’angolo.
La vista di questo angolo di paradiso ha fatto innamorare poeti, scrittori, drammaturghi. Ma è il momento di lasciare lo “Stagnone” e ripartire per scoprire le tantissime cose che ancora ci restano da vedere. La scoperta di nuovi luoghi è una droga: quando inizi non puoi smettere.
Cosi, lasciamo alle nostre spalle i mulini a vento e ripartiamo alla volta di Erice, cittadine medioevale in perfetto stato di conservazione abbarbicata sulle montagne. La strada per arrivare è una gioia per chiunque ami la guida, a bordo della nostra Maserati Levante è il paradiso. Con una trazione integrale ripartita in tempo reale per la massima aderenza, un cambio automatico che all’occorrenza diventa manuale e super sportivo con le palette al volante, un’assetto da auto da corsa, e il comfort che solo una Maserati sa dare le emozioni sono intense come poche.
A moltiplicare la gioia c’è lo straordinario panorama che si affaccia su spiagge, mare, montagne, terreni e tutte le meraviglie che questa terra ha da offrire. Erice è semplicemente straordinaria, con una struttura medioevale intonsa e ben curata. Decidiamo cosi di fare una prova: può la maestosità della Levante passare attraverso delle strade progettate per andare a cavallo? La risposta, ovviamente, è si, perchè maneggevolezza, proporzioni, sistemi di assistenza a guida e parcheggio rendono possibile passare persino dalla straordinaria Porta Carmine, con sorpresa di tutto coloro che ammiravano la Levante.
Dopo un facile parcheggio e una passeggiata a piedi è il momento di una sosta golosa: alla pasticceria Maria Grammatico abbiamo provato la straordinaria e storica genovese, un dolce ripieno che deve il suo nome agli antichi rapporti con la città ligure. È il momento di ripartire e ripresa la nostra Levante ci dirigiamo alla volta di Scurati, frazione di Custonaci, dove vogliamo visitare la Grotta Mangiapane. Si tratta di una grotta con annesso complesso di case e masserie, abitato fin dal paleolitico, dove fino agli anni 50 viveva una famiglia contadina. Un tema, quello della civiltà contadina e dei suoi usi, che ritornerà più volte all’interno del nostro viaggio.
Il posto non è molto conosciuto e la strada è sterrata, ma la Levante ci permette grazie alla trazione integrale e all’assetto variabile di raggiungerlo in maniera agevole e in piano confort. Lo spettacolo è veramente unico: una grotta dall’altissima volta, che contiene all’interno e nel terreno circostante numerose case. Entrare a visitare il complesso, oggi trasformato in museo etnografico della civiltà contadina, è come fare un salto nel passato. Qui c’è il bottaio, li il mastro d’ascia, la il barbiere, l’osteria, il frantoio, e tutto quello che conoscevano i nostri nonni e bisnonni per averlo visto dal vivo.
Dentro la grotta sono presenti ancora i segni dei precedenti abitanti, visibili soprattutto nella parete affumicata sopra l’antico formo a legna. Pensare che questa era la realtà appena 70 anni fa induce a profonde riflessioni sulla nostra terra e sul progresso compiuto.
Persi in queste riflessioni ci lasciamo alle spalle Scurati e il complesso di grotte, e ci dirigiamo verso quella che sarà la nostra prossima base per l’esplorazione: Castelbuono, dove saremo ospitati presso una antica abbazia trasformata in albergo. Lungo la strada però vogliamo cogliere un suggerimento datoci da un residente: passare nel piccolissimo paese di Dattilo, dove si dice che facciano il miglior cannolo di Sicilia, talmente buono da contendere il titolo a quello di Piana degli albanesi.
Arrivati nel piccolo ma moderno bar ci viene presentato il cannolo riempito sul momento: abbastanza per sfamare due persone, peserà non meno di 200 grammi. Il gusto è straordinario, degno di una stella Michelin se non due. Sarà la lavorazione, il tipo di ricotta, la freschezza della materia prima, ma è davvero un prodotto di eccellenza che da solo vale la visita.
La strada da fare è ancora tanta e ripartiamo alla volta di Castelbuono, nostra prossima base operativa alla scoperta di questa eccezionale e incredibile Sicilia fuori dagli itinerari più conosciuti.
Ringraziamenti – Senza l’ospitalità, la cortesia, l’impegno e la disponibilità di molte persone questo giro sarebbe stato irrealizzabile. Il nostro grazie, in questa seconda parte, va al personale dei locali visitati per la disponibilità e cortesia, al personale del museo etnografico della grotta Mangiapane, e sopratutto a voi lettori, vero team di follower ed esploratori che ci ha suggerito i luoghi più belli.